
Questo è il mio Corpo. Chiara di Assisi e l’Eucarestia, di sr. Clara Maria Fusciello – Edizioni Porziuncola
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INTRODUZIONE
L’accostamento fra Chiara e il culto eucaristico evoca una delle immagini più diffuse dell’iconografia clariana, quella che ritrae la Santa con un ostensorio fra le mani. L’arte cristiana, fin dalle origini, ha usato i simboli come strumenti per comunicare la dimensione spirituale attraverso la suggestione dell’immagine. La scelta dell’attributo è l’esito di un dialogo fecondo fra le tendenze culturali dell’epoca di produzione dell’opera d’arte e la storia particolare del santo, e fornisce un’indicazione importante per comprenderne aspetti della spiritualità . Per questo mi ha sorpreso che a fronte di tale molteplice rappresentazione iconografica, per altro oggi ben studiata, mancassero approfondimenti storici riguardo al culto eucaristico in Chiara. Il fatto era già stato notato nel 1973 in un bel libretto di René Charles Dhont: «Questo aspetto della vita di Chiara [Chiara e l’Eucaristia] non è stato ancora studiato. Il libro del centenario (Studi e cronaca del VII centenario) non ne parla. E nemmeno le biografie e gli studi sulla spiritualità della santa» . È l’unico autore che tenta di esplorare l’argomento a partire dalle fonti . Da allora la situazione è rimasta sostanzialmente immutata, fatta eccezione per un paragrafo dedicato a Chiara nella voce Eucaristia del Dizionario Francescano e qualche altra pubblicazione suggestiva ma senza preoccupazioni di tipo storico . Le pagine che seguono sono un tentativo – certamente non esaustivo – di affrontare l’argomento a partire dalle fonti primarie per la conoscenza della Santa di Assisi, ossia i suoi Scritti e gli atti del Processo di canonizzazione, nella convinzione che ogni riflessione sull’esperienza spirituale debba muovere i passi da una lettura dei testi nel contesto storico e culturale di produzione.