Armida Barelli, beata!

Oggi, sabato 30 aprile a Milano viene beatificata Armida Barelli.
Un aspetto particolare della sua vicenda è il legame con il mondo claustrale, soprattutto clariano.

“Penso al convento di clausura. Esser l’olio della lampada” scrive Armida Barelli nel suo Diario durante un periodo di malattia nel 1916. Ma padre Agostino Gemelli l’aiuta a riconoscere e vivere la propria vocazione, ossia consacrata nel mondo. Tuttavia se personalmente non diventerà claustrale numerose ragazze da lei formate faranno la scelta di una vita monastica. Così Carla Angoletta, studentessa dal 1940 al 1944 del collegio Marianum fondato dalla Barelli, laureatasi con una tesi su santa Chiara di cui fu relatore il prof. Ezio Franceschini, entrata nel monastero delle Clarisse di Milano assumendo il nome di Chiara Agostina in onore di padre Agostino Gemelli e poi trasferitasi al monastero di Camerino (Cfr. “La laurea in tempo di guerra e la vocazione”, in “Per Ezio Franceschini nel centenario della nascita”, Milano 2006, pp. 19-28).

Oppure madre Cristiana Piccardo nata a Genova nel 1925, entrata nel monastero trappista di Vitorchiano nel 1958 di cui fu badessa dal 1964 al 1988, che durante il suo impegno in Azione Cattolica negli anni ’50 ebbe modo di conoscere Armida Barelli di cui ha trasmesso il suo ricordo nel seguente intervento https://www.ilcattolico.it/rassegna-stampa-cattolica/formazione-e-catechesi/madre-cristiana-piccardo-testimone-di-armida-barelli.html

Chiostro del Monastero Santa Chiara, Camerino