A Gerusalemme la speranza, una luce nella notte secondo suor Maria della Trinità 

In occasione dell’apertura del processo di beatificazione è stato pubblicato il libro Mariachiara Bosco, Suor Maria della Trinità Luisa Jaques. Ti ho attirata nella notte, Velar. Gorle 2024. Pubblichiamo la prefazione  di padre Giovanni Claudio Bottini, docente e decano emerito dello Studium Biblicum Franciscanum in Gerusalemme.

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Una gioia e un onore per me scrivere brevi parole di presentazione a questo essenziale profilo biografico di Luisa Jaques / Suor Maria della Trinità che ho imparato a conoscere attraverso il suo Colloquio interiore da quando sono arrivato a Gerusalemme quasi cinquant’anni fa. Nel frattempo la conoscenza è diventata stima, devozione e modesto impegno con la collaborazione alla diffusione dei suoi scritti e alla conoscenza della sua eroica ed esemplare vicenda di credente e consacrata.

Incredibile la diffusione dei suoi scritti pubblicati finora in francese e in altre dieci lingue con ripetute edizioni. Quanto al loro valore spirituale, basta aggiungere che di essi si è interessato a più riprese l’insigne teologo Han Urs von Balthasar. Molto vasta è anche la letteratura su Suor Maria della Trinità e diffusa la fama di santità che ancora la circonda dopo oltre ottant’anni dalla sua santa morte. 

Sulla sua umile tomba all’interno del monastero di Gerusalemme si vedono fiori freschi e biglietti con espressioni di ringraziamento o di supplica che le consorelle ricevono da persone di varie parti del mondo e vi depongono in continuazione.

L’Autrice di questo schizzo biografico è suor Mariachiara Bosco, clarissa di origine trentina che ha trascorso molti anni a Gerusalemme nello stesso monastero di Suor Maria, arricchito negli ultimi anni dalla presenza di suore provenienti da varie parti del mondo, impegnate ora fervidamente con lei nella raccolta della documentazione in vista dell’introduzione della causa di beatificazione.

È noto che la Chiesa non “canonizza” gli scritti di donne e uomini insigni ma l’esercizio eroico della fede, della speranza e della carità. Ebbene queste virtù teologali risplendono nella vita di suor Maria. Si pensi alla sua esperienza di fede nell’Eucaristia che l’attrae in maniera irresistibile e la conduce alla scoperta dello stato di immolazione col quale Gesù è presente nel SS.mo Sacramento. 

Sarà infatti questa scoperta a ispirarle il “voto di vittima” che lei emette poco tempo prima di concludere la sua esistenza terrena mostrando così anche una carità eroica verso Dio e il prossimo. Quanto esercizio di attesa nella

speranza vi è nella sua ricerca della volontà di Dio e nel suo desiderio di consacrarsi come clarissa! Fu la speranza

eroica che la sostenne per lunghi anni nel sopportare al riguardo prove, rifiuti e umiliazioni. La sua carità per gli

altri diventa attenzione e delicatezza verso i suoi familiari che non comprendevano il suo passaggio al cattolicesimo.

L’espressione biblica che ricorre frequentemente dall’inizio alla fine del suo Colloquio interiore è “vincere il male con il bene” (Rm 12,21).

Tutto ciò traspare dalla presente biografia di Suor Maria della Trinità scritta con levità e delicatezza, unite a una incisiva lettura psicologica e spirituale della vicenda esistenziale non priva di momenti drammatici. Il racconto è

intrecciato e impreziosito da citazioni prese dalle lettere e dagli scritti di Luisa / Suor Maria che ne rendono ancora

più attraente la lettura. Non era facile, ma suor Mariachiara è riuscita a presentare in sintesi la vita e le virtù di Luisa Jaques, figlia del Pastore protestante Numa, nata in Sudafrica, naturalizzata e educata in Svizzera, vissuta e divenuta cattolica in Italia e infine clarissa a Gerusalemme dove Gesù, la “Voce”, le dice un giorno: “Sì, sii la mia piccola semente piantata qui in terra di Gerusalemme, per produrvi dei frutti nella mia Chiesa”.